
Ritratti
fotografici
itineranti
sedute fotografiche individuali
in pellicola grande formato
Se la conosci, la difendi.
È la tua immagine.
E spesso, anche se amiamo le fotografie, ci fa provare stranezza o un vero senso di fatica.
Emergono aspetti esteriori, espressioni e o cadenze fisiche che non riconosciamo e che associamo a difetti. Anzi. Spesso l’immagine di una fotografia non combacia con quello che sai di te.
In fotografia infatti c’è un aspetto molto più ampio.
Il rapporto diretto con la nostra immagine aiuta a recuperare alcune sfumature della nostra identità che perdiamo senza accorgerci durante i cambiamenti.
Il contesto induce a guardarci seguendo solo i gusti che cambiano man mano negli anni; ma nel tempo finiamo per maturare un’ idea di noi riduttiva e orientata all’ insoddisfazione.
Nella nostra immagine rimane traccia di una memoria individuale che riaffiora in atteggiamenti con il circostante; se rappresentata con intenzione ne risulta una figura intatta che sa dirci sia chi siamo e soprattutto chi potremo essere.
In fotografia si dice ritratto.
Comincia così
01
Pensa ad un posto che senti tuo, raggiungibile facilmente. Può essere un parco, una mansarda, un quartiere..Non ci sono regole, vorrei facesse parte dei tuoi momenti giornalieri e che ci fosse luce.
02
Scambiamoci le prime idee per una sessione che rispecchi la tua e la mia visione in una call. Definiamo posto, giorno e orario migliore.
03
La sessione ha una durata di un’ora circa, durante la quale sceglieremo le inquadrature in base alla luce, ai tuoi vestiti e quello che ci circonda.
04
Lavoriamo in bianco e nero con 4/5 pellicole grande formato da scattare in BANCO OTTICO, una camera fotografica che funziona in modo totalmente manuale; ad ogni pellicola corrisponde uno scatto e ogni scatto ha bisogno di essere in posa.
05
Gli scatti fatti saranno sviluppati in camera oscura e scansioni per trasformare i negativi in file JPG; prima di riceverli via Wetransfer, riceverai un aggiornamento sullo sviluppo in camera oscura per farti godere meglio l’attesa.